La tecnologia che oggigiorno si è sviluppata in Giappone, si può anche chiamare “arte”.
Ciò vuol dire che essa ha raggiunto un livello tale di perfezione da potersi permettere di concentrare la sua attenzione anche sui particolari.
Che i prodotti giapponesi siano stati fabbricati con sicura tecnica è un dato certo: basta acuire appena lo sguardo perché chiunque possa verificarne la “maestria”.
Tuttavia, poiché secondo il criterio attuale di valutazione delle cose, comunemente si attribuisce priorità al costo del prodotto, purtroppo si è venuta a creare una realtà tale che gli articoli prodotti in paesi dove il costo del lavoro e il costo fisso sono molto bassi, vengono valutati alla stessa stregua di quelli prodotti ad altissimo livello tecnologico in Giappone.
Prima di ogni cosa vorremmo che si prendesse coscienza del fatto che la “tecnica” sta alla “base” della nostra esistenza.
Partendo dal presupposto che da Osaka ha avuto origine la tecnica tradizionale diffusasi in ogni regione del paese e che si è sviluppata dappertutto in forme altamente evolute, fino ad oggi l’artigianato manifatturiero giapponese, dopo essersi inserito anche nello sviluppo dell’economia giapponese del dopo guerra, ha conferito all’industria una tale spinta da potere essere considerato come un potente valore aggiunto. Anche noi da questo momento, non che abbandonare questa tecnica, sentiamo piuttosto la necessità di continuare per la medesima strada.
Con il marchio TSURU, vorremmo offrire un nuovo aspetto della tecnica che finora è stata coltivata in Giappone e in Osaka.